A Parigi in un giardino zoologico stava una tigre,
un leone, un lupo, una iena, una pantera, un elefante, e tant'altri animali feroci. Tutti andavano a vederli ed avevano paura di tanti animali selvaggi; pensavano che se qualcuno di quelli fosse fuggito di là, avrebbe fatto certamente una strage. Per disgrazia un giorno il leone saltò il fosso che lo separava dalla via, e vedendosi libero, se ne andò alla volta del paese. Il guardiano come se ne accorse, dette l'allarme e chiese aiuto; ma la fiera a sentir gridare, s'inferocì, e cominciò a correre. Subito accorse gente da ogni parte per acciuffarla. Intanto molti, spaventati, scappavano per mettersi al riparo. Una madre che conduceva a mano un figlioletto di due anni, ebbe tanta paura che lo lasciò nel mezzo della via e fuggì. Il bambino vedendosi solo, si mise a piangere, ma nessuno corse a soccorrerlo. Il leone che fuggiva come un demonio, allorché lo vide, si fermò e divenne mansueto; s'avvicinò piano piano, e mentre la gente tremava dalla paura, pensando che la bestia lo dovesse sbranare, essa giocò con la coda, gli leccò la mano, e gli si sdraiò accanto, come se fosse il suo padrone. Il bambino si fece coraggio, e l'accarezzò; e siccome aveva una ciambellina, gliela dette a mangiare: poi sentendo le grida della mamma e delle altre persone, che lo chiamavano, si diresse verso di loro e lasciò solo la fiera, che non si mosse. Finalmente giunse il guardiano che, con belle maniere fece ritornare il leone nel giardino zoologico, e tutti ringraziarono Iddio che non aveva fatto succedere una disgrazia. |