Viaggia per sezioni

approfondimento

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Pelle-pelle

Cera una volta un marito e una moglie che avevano dei figli tra i quali c'era una ragazza che non sapeva fare niente. Questa ragazza voleva sposarsi, ma la madre le diceva:

  • Come puoi pensare al matrimonio, se non sai fare niente?

Un giorno un giovane la vide, le si avvicinò e le disse:

  • Io ti voglio.
  • Va bene, ma devi venire a parlare con mamma e tatà (papà).
  • D'accordo, vengo.

I due giovani andarono a casa della ragazza, che lo presentò ai genitori.

La mamma le rispose:

  • Tu non sai fare niente! Glielo hai detto che non sai né cucinare, né spazzare, né fare altro?
  • Se è solo per questo, ci penso io, la sposo lo stesso - intervenne il giovane.
  • Se proprio la vuoi…io ti ho avvertito.

Così i due giovani si sposarono e andarono ad abitare nella loro casa.

Il ragazzo andava a lavorare la mattina presto e ritornava la sera. La ragazza, invece, restava a letto tutto il giorno.

Passò il tempo e la ragazza continuava a restare a letto.

Il giovane un giorno prese la pelle di un animale, l'attaccò al muro e la mattina, prima di uscire le disse:

  • Pelle-pelle, io me ne vado, scendi e vai a fare i lavori di casa, prepara da mangiare e pulisci la casa.

La ragazza, che continuava a restare a letto, si meravigliò e pensò:

  • Mio marito è andato a lavorare, ma la pelle non scende per fare i servizi. Io non li so fare.

Poi rivolgendosi alla pelle disse:

  • Pelle-pelle, scendi, vieni a cucinare, che mio marito non mangia da diversi giorni.

Quando il marito rientrò trovò la porta chiusa, la moglie a letto e disse:

  • Ma qua non si mangia? Pelle-pelle, vuoi scendere? Vuoi capire che devi lavorare?

La moglie gli disse:

  • Gliel'ho detto anch'io di scendere, lei non vuole capire, come dobbiamo fare?
  • Vieni qui, scendi dal letto, metti la pelle sulle spalle e vediamo se ora capisce - disse il marito.

Così fece, poi prese un nerbo di bue dal muro e cominciò a picchiare dicendo:

  • Pelle-pelle, tu non vuoi lavorare e io ti picchio.

La moglie, con la pelle sulle spalle, si lamentava:

  • Ma tu non picchi la pelle, picchi me. Ora mi ammazzi di botte, fermati.
  • Stai ferma, altrimenti la pelle non impara - continuò il marito incurante dei lamenti della moglie. Alla fine le tolse la pelle di dosso e la poveretta ritornò a letto dolorante e piangente.

Intanto il marito rivolto alla pelle disse:

  • Pelle-pelle, io ti rimetto a posto, ma se domani non trovo tutto in ordine, ti ammazzo di botte, più di oggi.

Il giorno dopo il giovane prima di andare a lavorare ricordò alla pelle:

  • Pelle-pelle, scendi e fai i servizi, altrimenti quando torno saranno botte.

La moglie dal letto si lamentava e diceva:

  • Pelle-pelle non lavora, ma le botte le prendo io. - Ma per tutta la giornata non si mosse; aspettava che la pelle si mettesse all'opera.
  • Quando la sera il marito ritornò dal lavoro, tutto era come prima. Richiamò la moglie, le rimise la pelle sulle spalle e ricominciò a picchiarla. La ragazza si lamentava, ma il marito, incurante delle proteste, continuava.

Il mattino dopo il marito ordinò a Pelle-pelle di preparargli il sugo, che al ritorno dal lavoro voleva mangiare. La ragazza, quando il marito uscì di casa si avvicinò a Pelle-pelle e le disse:

  • Pelle-pelle, ti prego, scendi, altrimenti questa sera saranno ancora botte e le prendo io.

Accanto ai due giovani abitava una donna anziana. La ragazza, malconcia, col fazzoletto legato in testa, andò a chiedere consiglio alla vicina:

  • Come si prepara il sugo? Mio marito se non trova pronto uccide di botte me e Pelle-pelle che non vuol lavorare.
  • Figlia mia, sei tu che devi fare i lavori! Come può una pelle lavorare?

Così le mostrò come si preparava il sugo e come si riordinava la casa.

Quando arrivò il marito, sentì l'odore del sugo e disse:

  • Brava, Pelle-pelle, hai finalmente capito quel che devi fare.
  • Non è stata la pelle a preparare, ma io - disse la giovane sposa.

E il marito:

  • E non lo sapevi che eri tu che dovevi lavorare e non la pelle?

Da quel giorno la ragazza divenne una brava donna di casa.

 

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