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Il leone, il lupo e la volpe

C’era una volta un leone.

Un giorno il leone cadde malato. Stava tutto raffreddato: gli doleva la gola, il collo... l’ira di Dio ... non sapeva cosa fare e che medi­cina prendere. Siccome era il Re degli animali, alla notizia della sua malattia, tutti gli animali della foresta andavano a fargli la visita.

Capitò il lupo. Appena il lupo lo vide in quelle condizioni, disse:

“Maestà, a vossignoria ci vuole una bella pelle di volpe da attorcigliarvi alla gola.

Solo così, con la gola dentro il calore, la malattia passerà”.

Subito il leone: “Sì, mi sembra buono il consiglio. Manderò a chiamare la volpe”.

Quando la volpe arrivò, il leone espose il consiglio avuto dal lupo: “Comare volpe, ascoltami: l’altro giorno il lupo mi ha dato questo consiglio, è stato bravo e credo che con la tua pelle tutto si risolverà. Come vedi il mio raffreddore è molto forte e con la tua calda pelle in­torno alla gola, i miei malanni se ne andranno”.

La furba volpe, intuendo il tranello del lupo, subito accettò e ag­giunse: “Maestà, per voi sono disposta a tutto, l’importante è la salute, ma..., come potete vedere, io sono piccolina e ho paura che la mia pelle coprirà solo parte del vostro collo regale ... anzi temo per la vo­stra salute, in quanto, poiché la mia pelle non coprirebbe tutta la parte, quella scoperta potrebbe aggravarsi. Ci vorrebbe una pelle di... lupo. Sì, proprio una bella pelle di lupo. Quelli hanno la pelle giusta per la vo­stra grandezza di Re.”.

“Hai ragione, hai ragione - constatò il leone - la tua pelle è picco­lina... sì, sì, sì! Hai proprio ragione. Ora manderemo a chiamare il lupo!”.

Arrivò il lupo, mogio mogio.

“Caro lupo, ho parlato con la volpe e...”

Temendo il peggio, il lupo, subito si rese disponibile.

Il leone gli prese la pelle e se l’attorcigliò alla gola sentendo all’istante un gran benessere.

Bisogna sapere, per chi non ha mai visto un animale nudo, che quando si toglie la pelle, le parti estreme come il muso e le zampe, trattengono un po’ di pelame...

Or dunque il lupo, dopo aver subìto le conseguenze del suo tentato inganno, se ne tornava nudo, infreddolito, dolorante e con la lingua penzolone.

La volpe, che aspettava sul ramo dell’albero il suo passaggio, quando lo vide senza pelle e con il pelo alle estremità, disse: “Eh, compare bello, vedo che ti hanno messo la museruola e i guanti. È proprio un guaio! Comunque, ricordati che quando non si può fare del bene, non serve neanche fare del male”

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